21 - Traversata delle tre Limentre (zona orientale)
L'itinerario è il proseguimento del sentiero CAI 165 che proviene da Casa Bettini e che, dopo aver attraversato la Limentra di Sambuca, si avvia ad attraversare la Limentrella e la Limentra Orientale. Per questa caratteristica, i due percorsi collegati insieme si possono anche definire come Traversata delle Valli delle tre Limentre.
Il nostro itinerario ha origine nella parte bassa del paese di Treppio, in località detta la Piazza, e prosegue in lieve pendenza lungo una mulattiera, in parte interrotta da una strada da esbosco, fino a raggiungere il Ponte del Messi o Ponte Nuovo sulla Limentrella.
Qui inizia una ripida salita lungo una bella mulattiera selciata, od ammassicciata, costruita veramente a regola d'arte, con alti muri a monte ed a valle per formare stretti, ma funzionali tornanti. Questo percorso, oggi meta turistica, è stato fino agli anni Sessanta l'unica via di collegamento fra il paese di Torri e quello di Treppio, dove già nel 1934 fu aperta la strada rotabile. Inoltre a Treppio funzionava un ufficio distaccato del Comune di Sambuca, vi avevano il domicilio il medico condotto e l'ostetrica, ed erano presenti altri servizi di primaria importanza come lo smistamento della posta.
La strada che stiamo percorrendo è detta della Castellina, e prende il nome dalla zona boscata attraversata. Al termine della strada selciata; troviamo sulla nostra destra una grossa roccia che presenta molte incisioni: è il Sasso di Catiro. Continuando a salire, si ha una completa visuale sul paese di Treppio, che non ha la tipica conformazione dei paesi montani, ma si presenta con gruppi di case sparse, fra le quali emerge il campanile della chiesa di San Michele Arcangelo. In alto alcuni campetti, piccoli boschi, sopra ai quali spicca il Poggio di Montecuccoli.
Proseguendo si raggiunge Cerro, ove ci inseriamo in una strada da esbosco che prendiamo a sinistra. Da segnalare nei pressi di Cerro la presenza della Tana, una cavità naturale nella roccia, che presenta all'interno moltissime incisioni. Secondo la tradizione popolare un maialino introdottosi nella grotta ne sarebbe uscito a Casa Zoppi, ad alcuni chilometri di distanza.
Proseguiamo dunque per la strada da esbosco e, superato il Fosso Grande, in pochi minuti si raggiunge la strada asfaltata Lentula-Torri, in località Pianacci. Si prosegue a destra per pochi metri, per poi girare nuovamente a destra in un sentiero che in pochi minuti, attraversando l'antica località di Monticelli (nel Medioevo era qui un centro abitato, documentato fin dal 1056, con chiesa dedicata a San Martino: cfr. Dizionario Toponomastico del Comune di Sambuca Pistoiese, p. 123) della quale è rimasto vivo nella memoria popolare solo il toponimo, conduce nuovamente sulla strada asfaltata che porta a Torri.
All'ingresso del paese, sulla nostra destra, troviamo una bella edicola recentemente ricostruita, ma che conserva un'immagine molto antica. Proseguiamo, addentrandoci nel piccolo borgo montano, caratterizzato dalla chiesa di Santa Maria Assunta, anticamente dedicata a San Biagio, che fu aggregata al vescovado di Pistoia nel 1784. L'imponente edificio con torre campanaria di epoca settecentesca, sorge su rilievo naturale di roccia, quasi a dominare l'intera vallata della Limentra Orientale. In paese vi è un pubblico locale con servizio anche di ristorante. Caratteristiche sono le strade di Torri, lastricate con pietra locale e che nel periodo estivo sono adornate di fiori dagli abitanti che tornano in villeggiatura alla propria casa nativa.
Si attraversa il paese, ed all'altezza del pozzo lavatoio troviamo il sentiero CAI 11/A che conduce al Rifugio La Ca'.
Si continua seguendo sempre il sentiero CAI 21, ed in pochi minuti si raggiunge la ridente borgata de Il Casone. Qui termina la strada rotabile. Si prende un sentiero in lieve di scesa: dopo qualche minuto si incontra un'edicola in località Il Borrone, con lapide dedicatoria con la scritta G.U. FF POSERO QUESTA MEMORIA L'ANNO 1903. Essa era tappa delle Rogazioni del martedì prima dell'Ascensione. Proseguendo si giunge in località Volotto, in cui restano i ruderi della casa di un pastore e dove oggi vive un gruppo di giovani del Popolo Elfico. Poco dopo incontriamo un punto panoramico sul paese de L'Acqua, per poi giungere a La Casellina: qui si trovano i ruderi di alcuni fabbricati, un'altra edicola (ricostruita nel 1956, come dalla lapide: G.v. L.NO 1956) e poco più avanti una cappella con croce lignea, meta entrambe delle Rogazioni della Pentecoste.
Si entra quindi in un sentiero che conduce, nei pressi di Case al Bosco, in località Il Pianello, dove incontriamo una strada sterrata ed un tabernacolo. Si prosegue sulla sinistra ed in pochi minuti si raggiunge il paese de L'Acqua, dove possiamo trovare ristoro.
Al di là del fiume entriamo nel Comune di Cantagallo, in provincia di Prato: un sentiero in salita collega L'Acqua con il Pian della Rasa, dove ci accoglie il Rifugio Pacini (CAI di Prato), posto lungo la grande escursione appenninica GEA-SI.
Località | quota | tempi andata |
tempi ritorno |
Treppio | 680 | 0.00 | 3.35 |
Ponte del Messi o Ponte Nuovo |
560 | 0.20 | 3.10 |
Cerro | 769 | 0.50 | 2.45 |
Pianacci | 886 | 1.10 | 2.30 |
Torri | 912 | 1.40 | 2.10 |
Il Casone | 896 | 1.50 | 2.00 |
Volotto | 823 | 2.10 | 1.35 |
La Casellina | 715 | 2.30 | 1.20 |
L'Acqua | 594 | 2.50 | 0.50 |
Rifugio Pacini | 1001 | 3.50 | 0.00 |