Gualtiero Nativi

Ultima modifica 7 maggio 2021
 

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Gualtiero Nativi

Gualtiero Nativi era nato a Pistoia il 10 gennaio 1921 ed è morto a Greve in Chianti il 2 luglio 1999.

Figlio di Giuseppe Nativi (Sindaco socialista di Sambuca Pistoiese dal 1955 al 1960) e della pittrice Angela Pericoli, manifestò fin da bambino propensione all'arte e alla pittura dimostrando di avere predisposizione a seguire le orme della madre.

Laureato in lettere, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale si avvicinò dapprima a un gruppo di artisti che si era raccolto intorno al giornale "Torrente" (1945) e in seguito a coloro che fondarono il gruppo artistico d'avanguardia di ispirazione marxista denominato "Arte d'oggi". Oltre al Nativi, facevano parte di questa avanguardia artistica Vinicio Berti (già incontrato nella redazione del "Torrente"), Bruno Brunetti, Alvaro Nonnini e Mario Nuti.

Essi furono attivi a Firenze dal 1947 e nel 1950 firmarono insieme il "Manifesto dell'Astrattismo Classico". Nativi ha poi fatto parte anche del "Gruppo Espace" di Parigi.

Le sue opere eseguite tra il 1947 e il 1950 come "Oggetti-spazio" del 1947, "Simbolo" del 1948, "Modulazione" del 1949 e "Spazio dinamico" del 1951 perseguirono tenacemente un astrattismo di tipo ritmico,dinamico e originale.

Nelle opere del decennio seguente ("Primo tempo" del 1965, "Momento dinamico" del 1967, "Momento magico" e "Un messaggio" del 1968) invece questo dinamismo si placò in un rigore compositivo dotato anche di un messaggio allusivo.

Rimase sempre legato tenacemente alle tematiche dell'astrattismo classico che cercò di approfondire e di esplorare anche nelle sue pieghe più nascoste.

Dice di lui Piero Pacini: - "La pittura di Nativi manifesta una toscanità che lo imparenta a due artisti altrettanto toscani ed europei, quali Magnelli e Severini, che lo ha portato per decenni a perseguire utopisticamente ma con tenacia e lucidità mentale un antico sogno umanistico prodotto da civiltà raffinate in una situazione di elevato equilibrio spirituale e proteso ad affermare e a rendere visibile quanto di più elevato si affaccia all'immaginazione dell'uomo".

Nel 1977 gli fu conferito il premio "Cino" della città di Pistoia, mentre altri riconoscimenti gli furono conferiti dalle città di La Spezia, Lucca, Pontedera, Capo d'Orlando, Termoli, Fiesole, Verona, ecc.

Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, nelle gallerie d'arte moderna di New York, Rio de Janeiro, Santiago, Roma e Torino e in numerose collezioni comunali d'arte a Firenze, Arezzo, Gallarate, Livorno, Forte dei Marmi, La Spezia, Poggibonsi, Pontedera, Termoli, Jesi, Fiesole, Pistoia, San Gimignano oltre che nella Galleria degli autoritratti e nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi di Firenze.

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A Sambuca veniva spesso d'estate e trascorreva qualche mese nella casa paterna a Bellavalle.

Nonostante risiedesse a Firenze, fosse nato a Pistoia e la sua presenza a Sambuca fosse limitata a pochi mesi all'anno, Gualtiero era molto fiero delle sue origini sambucane e si appassionava moltissimo alla storia e al dialetto della nostra montagna.

di Edgardo Ferrari