Torri

Ultima modifica 7 maggio 2021

torri

Situato nella zona sud orientale del comune di Sambuca Pistoiese ad una quota di 912 metri, il paese è arroccato sulle ripidi pendici orientali dei monti Lavacchio (1096) e Calvario (1121) e si può raggiungere con tre strade di diversa tipologia: una strada carrozzabile asfaltata proveniente da Lentula; una strada sterrata che sale dal fondovalle, staccandosi dalla provinciale all'altezza del Mulino di Fossato; ed infine la più bella e la più panoramica, quella che da Badia a Taona raggiunge Torri, sempre con fondo sterrato ed adatto comunque a mezzi fuoristrada. Da un punto di vista geologico ci troviamo nella zona del Macigno: da un punto di vista della vegetazione siamo in presenza di castagneti e macchie di bosco misto alle quote inferiori, mentre risalendo verso il crinale che separa la valle della Limentra Orientale dalla valle della Limentrella compaiono estese faggete, che si alternano con impianti di conifere.Il paese è antico ed è ancora individuabile l'originaria struttura nelle sue strette strade lastricate, negli edifici in pietra lavorata in cui fanno spesso capolino arcaiche maschere in pietra. La settecentesca Chiesa di Santa Maria Assunta domina dall'alto le case: si erge da uno sprone di roccia, sul quale in passato sorgeva una torre di avvistamento, le cui fondamenta sono state rinvenute durante la costruzione della cisterna a servizio della canonica.

Il centro è articolato nei rioni: Luminaria, Casagatti, Cigni, Poggiolo Pontevecchio, Carnevale, Casa Mengarini, Pero, Piazza, Borghetto, Casa Bruni, Grotta, Casa Antonini. Attualmente, i residenti, considerando anche le borgate intorno, risultano essere 15: circa cento anni fa erano quasi mille, e fino agli anni Sessanta oltre 150.

Il toponimo Torri, potrebbe derivare dalla presenza in passato di strutture murarie per l'avvistamento e la difesa, ma probabilmente le sue origini vanno ricercate nella morfologia del terreno che presenta guglie di arenaria, che viste da lontano hanno l'aspetto di torri. Una di queste è presente in paese ed è detta il Cigno; altre sono visibili fra Torri e la Ciliegia. Come detto il paese è antico: in una cartula offertionis dell'agosto 982 si parla di un podere con casa posita in locus qui dicitur Turri, que regitur per Absprando massario. Nella piazzetta centrale del paese nel 1999 l'Associazione paesana, assieme alla Società pistoiese di storia patria, ha dedicato una lapide ad Asprando Massaro, il più antico abitante di questa terra di cui si abbia notizia. Nel secolo XI (1054) Torri è indicato come villaggio fortificato (in Castro Turri) nella zona di influenza dei Signori di Stagno. Nel XIII secolo le comunità di Torri e Monticelli costituirono un comune rurale soggetto al l'autorità del Comune di Pistoia. Di Monticelli che si trovava nella zona della attuale Torraccia, non rimane più alcuna traccia sul terreno.

Di proprietà formale dei conti Alberti, in seguito ad un accordo fra le parti, il castello di Torri fu riscattato dal comune cittadino e il 22 settembre 1319 una deputazione del Comune di Pistoia, di cui faceva parte anche Cinus de Sinibuldis (il poeta Cino da Pistoia), prese solennemente possesso del castello. (Da N. Rauty, Il Castello di Torri dalle origini all'età comunale, in Torri e il comprensorio delle Limentre nella storia, Pistoia-Porretta Terme 1995). Michelangelo Salvi nel suo lavoro delle Historie di Pistoia del 1657 ricorda che nella prima metà del 1400 il castello di Torri era rimasto pressoché privo di abitanti. Il Comune di Pistoia promise molti benefici a coloro che fossero entrati a colmare tale vuoto di popolazione. Giunse fra gli altri Niccolò Giffredi del Secchio, del contado di Reggio, con l'impegno di portare con sé almeno quaranta persone e di costruirvi in due mesi quattro case. Questo fatto darebbe una spiegazione alla presenza in paese di molte famiglie con il cognome Gioffredi.

Torri

A valle di Torri, presso la strada che scende verso Lèntula, si trova il villaggio detto la Torraccia, posto in un pianoro e circondato da uno splendido castagneto tuttora coltivato, composto da piante plurisecolari. Vi si trova l'antico Oratorio di San Martino recentemente restaurato. Altre borgate, più o meno distanti dal centro principale, sono: Il Poggio, I Pianacci, Le Buche, La Ca', La Fontanina, Il Casone, Casa Antonio, La Ciliegia, Case Turchi, I Pigoni, il Volotto, il Mosca. Ognuna di esse ha peculiari motivi di interesse, siano essi architettonici, ambientali o tradizionali.

Le Cave di Torri, che si estendono su un fronte di diverse centinaia di metri sono tuttora visibili e testimoniano l'attività di estrazione della pietra che era molto diffusa fino ad un passato non molto lontano. Tali cave costituiscono uno dei principali motivi di interesse dell'Itinerario della Pietra, con cui il comune di Sambuca Pistoiese si è inserito nell'Ecomuseo della Montagna Pistoiese.

A Torri è attivo un buon ristorante; nell'edificio che in passato ospitò le scuole ha la sua sede l'Associazione per lo sviluppo turistico di Torri. Questa associazione nei periodi estivi organizza da molti anni una serie di manifestazioni culturali, sportive e ricreative, motivo di attrazione per i residenti ed i numerosissimi villeggianti.

Torri

Una fitta rete di sentieri da qui si diparte in direzione di Treppio, L'Acqua, L'Acquerino, Badia a Taona, la Cave di Torri; per tutti gli escursionisti un importante punto di riferimento è il rifugio La Ca', gestito dal CAI di Prato: tale rifugio è raggiungibile dal paese con meno di mezz'ora di cammino.

Il 15 agosto, S. Maria, ricorre la festa patronale del paese. Ancora oggi viene fatta una processione con la statua della Madonna portata a spalla ed accompagnata dal suono delle campane che suonano i "doppi".